Dopo il best seller "The Great Stagnation" Tyler Cowen prosegue la sua riflessione sulle disuguaglianze e sul futuro del lavoro, disegnando scenari prossimi venturi con cui inevitabilmente confrontarsi. Oggi ci sono sempre più persone ricche e sempre più persone povere, con un gap che si va allargando mentre si assottiglia sempre più la fascia media. Calcoliamo ancora indicatori come reddito e consumo medio pro capite, tasso medio di alfabetizzazione, numero medio di laureati ecc. Ma tutte queste medie hanno perso significato. Ciò che conta non è più la media, ma dove ci si colloca. Le disuguaglianze sono ormai generate dall’ipermeritocrazia: chi dispone di mezzi e capacità di adattarsi ai cambiamenti imposti dalla rivoluzione tecnologica si arricchisce, mentre tutti gli altri, i poveri e la classe media, restano indietro. Che fare? Seguire la cosiddetta opzione Donner, campione di scacchi cui fu chiesto quale strategia seguire in una partita contro un computer, che rispose: «porterei un martello»?